Tecnologia: Come in Avatar, si assottiglia il confine tra mondo virtuale e reale
Il simulatore che ricrea l’impressione ficia del camminare.
Come Avatar, anzi di più, perchè non si tratta di una finzione cinematografica: vedere gli stessi monumenti e le persone provando le stesse senzazioni che si avrebbero camminando in una piazza affoltata è possibile senza muoversi dal chiuso di una stanza. E’ quanto permette di fare la prima piattaforma, realizzata in Italia, in grado di costruire ambienti virtuali ed in grado di ricreare sulla persona che la sta utilizzando le sensazioni catturate da un robot o da un avatar, mediante un’esperienza di realta’ virtuale multisensoriale.
E’ quanto permette di fare la ‘Embodiment station’ messa a punto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il progetto è stato sviluppato dal laboratorio di Robotica percettiva dell’istituto per le Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione (Tecip) della Scuola Sant’Anna, nell’ambito del progetto europeo ”Vere” (Embodiment and Robotic Re-Embodiment).
L’esperimento, rilevano gli esperti, dimostra come potrebbero tra non molto diventare realtà gli scenari fantascientifici immaginati nel film ”Avatar”. Potrà quindi essere reale avere a disposizione un corpo surrogato, nella forma di avatar virtuale o di un robot fisico appunto, e percepirlo come il proprio corpo attraverso illusioni sensoriali ricreate in maniera artificiale.
Per l’ideatore della Emdobiment Station, Massimo Bergamasco, l’obiettivo è fornire ”una stimolazione sensoriale ricca, che include quella vestibolare, di movimento, propriocettiva, di contatto, nonché visiva e acustica, in modo tale da simulare l’esperienza di trovarsi in un corpo che può essere virtuale o in un corpo come quello di un robot che interagisce con un ambiente reale”.
L’idea è di sviluppare nei prossimi tre anni sistemi basati sul coinvolgimento di diversi sensi nello stesso tempo, aprendo così uno scenario di applicazioni particolarmente vasto: utilizzando un avatar remoto si potrà viaggiare in un mondo ricreato dalla realtà virtuale senza muoversi da casa, oppure camminare avendo la sensazione di essere presenti all’interno del corpo di un robot fisico remoto e interagire con le persone presenti nell’ambiente circostante. L’esperienza virtuale diventa più realistica indossando un esoscheletro robotico, simulando addirittura interazioni fisiche, anche con l’aiuto di un sistema avanzato di proiezione in tre dimensioni.
Translated with Google Translate
Such as Avatar, even more, because it is not a fiction film: see the monuments and people trying the same sensations that you would walk in a square affoltata you can not move from a closed room. E ‘as it allows to make the first platform, made in Italy, able to build virtual environments and able to reproduce on the person who is using the sensations captured by a robot or by an avatar, by means of an experience of reality’ virtual multisensory.
And ‘it allows you to do the’ Embodiment station ‘developed by the Scuola Superiore Sant’Anna of Pisa. The project was developed by the laboratory of the Institute for Perceptual Robotics Technologies of Communication, Information, Perception (Tecip) of the Scuola Sant’Anna, within the European project” True” (Embodiment and Robotic Re -Embodiment).
The experiment, experts point out, shows how they might before long become reality scenarios imagined in science fiction film” Avatar”. It may therefore be real to have a surrogate body, in the form of virtual avatar or just a physical robot, and perceive it as their own bodies through sensory illusions recreated artificially.
To the inventor of Emdobiment Station, Maximum Bergamasco, the goal is to provide sensory stimulation” a rich, that includes that vestibular, motion, proprioceptive, of contact, as well as visual and acoustic, in such a way as to simulate the experience of being in a body that may be virtual or in a body like that of a robot that interacts with a real environment”.
The idea is to develop over the next three years based systems involving several senses at the same time, opening up a scenario of applications is very wide: using a remote avatar can travel in a world recreated by virtual reality without leaving home or walking having the feeling of being present within the body of a robot remote physical and interact with people present in the environment. The virtual experience becomes more realistic by wearing a robotic exoskeleton, even simulating physical interactions, even with the help of an advanced projection in three dimensions.
Fonte – Ansa.it